Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi al rialzo in Nord Europa, specialmente per la materia grassa

2020-10-12T12:33:30+02:0012 Ottobre 2020 - 12:26|Categorie: Formaggi|Tag: , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela che in Italia purtroppo il mercato non è così vivace e la domanda continua a languire. In Nord Europa, invece, il mercato è bello pimpante con prezzi, soprattutto per la materia grassa, notevolmente al rialzo. In Germania, soprattutto, ma non solo, è tornato il fenomeno dell’accaparramento nelle vendite della Gdo con aumenti percentuali a doppia cifra. La paura che vengano introdotti dei mini lockdown è un fenomeno che tocca non solo Spagna, Francia e Gran Bretagna, ma anche Germania e Olanda. L’aumento delle materie grasse lo si nota anche nell’ultima asta Gdt di questa settimana, è quindi un fenomeno che riguarda entrambi gli emisferi. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– In Italia l’aumento della materia grassa c’è sì, ma meno violento di quello avvenuto in Nord Europa anche perchè ad oggi la disponibilità di materia grassa italiana è estremamente bassa. Alla fine la crema nazionale di qualità viene trattata sempre sopra il bollettino anche perchè la domanda, sia per la crema che per il latte si è fatta più vivace. Il latte crudo, di cui c’è ancora disponibilità, se a inizio settimana veniva ancora trattato ai prezzi minimi del bollettino, la cosa è molto cambiata tra giovedì e venerdì. Latte scremato trattato intorno a 0,20 €/kg. Sui mercati esteri la panna arriva ad essere offerta anche a 1,96 €/kg, ma vi sono anche contratti chiusi a 1,90 €/kg. Il latte crudo viene offerto a 0,44 €/kg consegnato ma finché c’è merce in Italia non interessa nessuno a che prezzo viene offerto. Latte scremato offerto a 0,25 €/kg ma chiusi anche contratti poco sopra 0,22 €/kg. 

– Questa settimana i bollettini del burro se non ci hanno divertito sicuramente ci hanno sorpreso. Nonostante un aumento della materia grassa in tutta Europa, Kempten ha diminuito il prezzo minimo di € 0,10 e si porta a 3,35 €/kg e invariato il massimo a 3,55 €/kg e la Francia ha pensato bene di raddoppiare la diminuzione tedesca calando di € 0,19 e si porta a 3,38 €/kg. L’Olanda, sempre razionale, ha lasciato il bollettino invariato a 3,35 €/kg. Il prezzo medio dei tre bollettini presi in considerazione questa settimana è di 3,393 €/kg. Ovviamente, con i prezzi della panna a questi livelli è sempre più difficile, se non impossibile, trovare del burro fresco; in compenso il congelato continua ad essere offerto a 3,50 €/kg, ben al di sopra delle quotazioni dei bollettini, anche se sembra che, oltre la merce giacente allo stoccaggio privato, vi sia molto altro burro stoccato fuori “ammasso” e di cui non si conoscono i quantitativi. Burro di siero trattato intorno a 3,10 €/kg. 

– Tutte le voci del latte in polvere sono invariate in Germania, un piccolo aumento sull’uso alimentare in Olanda, un aumento un po’ più sostenuto in Francia. Da notarsi che la Francia aumenta anche il latte intero in polvere che la Germania lascia invariato ma a livelli molto più alti e l’Olanda addirittura lo diminuisce. Da parte dei fornitori vi sono richieste a prezzi un po’ più elevati, quando poi però si va con ordine fermo vengono anche accettati i prezzi di due settimane or sono.

 Siero in polvere: anche qui la Francia si contraddistingue facendo salire le quotazioni del bollettino che invece restano invariate in Olanda e segnano solo un piccolissimo ribasso per il massimo dell’uso zootecnico in Germania.

– Per quanto riguarda i formaggi, in aumento le quotazioni dei formaggi duri DOP nelle principali Borse Merci. Quotazioni medie Ue in aumento per il Cheddar a 2,99 €/kg e l’Emmentaler a 4,88 €/kg, in calo per il Gouda a 3,15 €/kg e l’Edamer a 3,11 €/kg.

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