Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi del latte in leggera ripresa

2017-04-03T10:53:58+02:003 Aprile 2017 - 09:29|Categorie: Formaggi, Latte|Tag: , , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche del mercato lattiero caseario della scorsa settimana, caratterizzata dalla ripresa della corsa al rialzo della crema crema, con pochissima disponibilità di prodotto. Prezzi del latte crudo in leggera ripresa; in crescita la raccolta latte in Italia. Si conferma il calo per il latte in polvere, in Germania ormai al prezzo d’intervento, e quello del grana padano sui bollettini italiani. Di seguito il commento integrale:

– Dopo quella che, settimana scorsa, sembrava quasi una pausa nella corsa al rialzo della crema, ecco che questa settimana ha ripreso a salire, portandosi fino a 2,20 euro/Kg, con pochissima disponibilità. Il latte crudo è in leggera ripresa, a 0,35 euro/Lt, lo scremato arriva addirittura a 0,12 euro/Lt. Sempre prezzi reso Nord-Italia. Raccolta di latte in netta ripresa in Italia grazie ad un clima che riserva giornate calde e notti fresche.

– Il burro continua la sua crescita su tutti i bollettini. A Kempten il minimo è aumentato di 0,05 euro, oggi a 4,30 euro/Kg, e il massimo di 0,10 euro, oggi a 4,40 euro/Kg. L’Olanda, aumentata di 0,07 euro, raggiunge la soglia di 4,38 euro/Kg, e la Francia, aumentata di 0,05 euro, oggi è a 4,30 euro/Kg. Poca disponibilità da qui a Pasqua e richieste di prezzi molto elevati da dopo Pasqua a giugno. Nel mese di febbraio sono state prelevate dallo stoccaggio circa 7.500 tons di burro. A fine febbraio risultavano ancora 8.350 tons giacenti.

– Mentre il burro continua a salire, il latte in polvere continua a scendere con prezzi minimi che ormai, in Germania, sono sotto il livello dell’intervento. Nel mese di febbraio sono state rimosse 10mila tons dagli stoccaggi privati di polvere ma a fine febbraio restavano ancora ben 69mila tons circa. Potrà sembrare assurdo, ma l’apertura dell’intervento, anche se a prezzi bassi, circa 1.670 euro/tons, potrà essere visto da qualcuno come uno sbocco dove sistemare il latte, senza accumularlo in casa nei magazzini ancora stracolmi di merce vecchia. E chissà che le latterie non ricomincino a sprayzzare portando così un po’ più di disponibilità di materia grassa.

– Siero in polvere in Germania stabile per l’uso zootecnico; in leggera ripresa quello per l’uso alimentare, per il quale però vi sono anche quotazioni sul mercato molto più basse di quanto indicato sul bollettino. Stabili i listini anche in Francia e in calo in Olanda.

– Quotazioni dei formaggi europei stabili per cheddar, a 3,30 euro/Kg, e gouda, a 3,16 euro/Kg; in calo l’edamer, ora a 3,13 euro/Kg, in aumento l’emmentaler a 3,98 euro/Kg. In Italia, in calo le quotazioni del grana padano a Milano, Cremona, Mantova e Brescia. In febbraio rimosse solo 859 tons. Gli stock a fine febbraio risultano più di 12.600 tons.

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