Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prosegue il calo dei prezzi. Sempre in crescita, in Italia, i duri Dop

2017-01-23T12:18:45+02:0023 Gennaio 2017 - 12:18|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche del mercato lattiero caseario della scorsa settimana, caratterizzata da prezzi ancora in ribasso, a causa di un calo fisiologico della domanda. In Italia proseguono gli aumenti per le quotazioni dei formaggi duri Dop. Di seguito il commento integrale:

– Grazie alla scarsa domanda, tipica di questo periodo e accentuata dalle dinamiche di mercato degli ultimi mesi dell’anno, i prezzi sono ancora in ribasso sia per quanto riguarda la crema, 193,00-190,00 euro/Kg, sia per il latte crudo, 0,34 euro/Lt, e lo scremato a 0,14 euro/Lt (prezzi franco arrivo Nord-Italia). Se le produzioni sono un po’ in aumento sul mercato italiano, non lo sono sugli altri mercati europei. La sensazione è che questa riduzione dei prezzi sia dovuta ad un temporaneo calo della domanda e non certo ad un aumento della produzione.
– Finalmente il bollettino del burro di Kempten ha tenuto conto dei ribassi del mercato facendo segnare una diminuzione di 0,15 euro sul prezzo minimo, da 4,30 a 4,15 euro/Kg, e di 0,05 euro sul prezzo massimo, 4,35 euro/Kg, avendo quindi un prezzo medio di 4,25 euro/Kg. Anche il bollettino olandese ha fatto segnare un ribasso di 0,07 euro, portandosi a 4,24 euro/Kg. Il bollettino francese è calato solo di 0,03 euro, portandosi a 4,37 euro/Kg. I mercati però sono sempre più veloci dei bollettini e oggi si possono trovare offerte anche sotto i 4 euro/Kg. In questo momento è la Polonia che tira il mercato al ribasso, cercando di stimolare una domanda che fatica a ripartire. Non vi sono dati ufficiali sulle giacenze di burro allo stoccaggio privato ma i rumors parlano di 25mila tons o poco più presenti al 1° gennaio.
– Leggero rialzo del bollettino di Kempten del latte scremato in polvere per uso alimentare. Rimasti invece invariati i bollettini olandese e francese. La settimana scorsa sono state comunque consegnate allo stoccaggio privato altre 1.550 tons circa. A dicembre risultano giacenti allo stoccaggio privato la bellezza di circa 75mila tons a cui vanno aggiunte le 350mila tons e passa circa dello stoccaggio pubblico. Per quanto riguarda lo stoccaggio pubblico, la Comunità continua la sua politica di non voler ribassare i prezzi. Alla terza asta sono state fatte richieste per circa 7.500 tons, ad un prezzo compreso tra 155,00 e 190,00 euro/100 Kg, ma anche questa volta niente è stato aggiudicato. Il mercato segna comunque prezzi al rialzo ma poca domanda visto che molti compratori si sono coperti fino a giugno, quando i prezzi erano a livello di intervento.
– Il siero in polvere per uso alimentare segnala dei rialzi sul bollettino tedesco e francese restando invece invariato sul bollettino olandese. Continua comunque ad esserci poca disponibilità di prodotto.
– Per quanto riguarda i formaggi, nella Ue quotazioni in aumento per il gouda, in calo per l’edamer e l’emmentaler e stabili per il cheddar. In Italia, continua l’aumento delle quotazioni del parmigiano reggiano a Milano, Modena, Reggio Emilia e Parma.

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