Avicolo: produzione in contrazione nel 2022 (-11,8%), volumi d’acquisto in crescita nel 2023 (+12%)

2023-05-08T12:29:02+02:008 Maggio 2023 - 12:29|Categorie: Carni|Tag: , , , |

Rimini – Dopo due anni complessi a causa della gestione dei costi di produzione e degli impatti dell’influenza aviaria, il settore avicolo è entrato in una fase di normalizzazione. Secondo i dati presentati in occasione di Fieravicola (andata in scena a Rimini dal 3 al 5 maggio), il comparto registra un riassestamento parziale dei costi di produzione – tra cui gli energetici che registrano una diminuzione tra il 30 e 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente-, una contrazione della produzione nel 2022 ma una crescita dei volumi acquistati dai consumatori nei primi mesi del 2023. “Nel 2022 sono state prodotte 1,21 milioni di tonnellate di carne avicola, un dato in contrazione (-11,8% rispetto al 2021) soprattutto per problemi sanitari. Ma nonostante ciò, l’Italia mantiene la quinta posizione nell’Ue con quota 11%”, ha spiegato Fabio Del Bravo di Ismea. “Le avicole si confermano le carni più consumate: con il 35% dei volumi di carne consumata in casa e il supermercato resta il canale più rilevante (37%)”. Il consumo annuo pro capite di carni avicole si attesta sui 20,5 kg. E la produzione avicola, con un tasso di auto-approvvigionamento del 100%, (nonostante un -7,8 % rispetto al 2021), rimane l’unica filiera autosufficiente tra le proteiche animali. Guardando ai primi mesi del 2023 inoltre, con l’inflazione che alleggerisce i carrelli, a risentirne sono le altre carni mentre le avicole crescono del 12%.

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