Milano – Calano gli investimenti nel mondo del retail. Che, in Europa, nel 2022 hanno pesato per il 13% sul totale dei volumi, pari a 38,4 miliardi di euro. In calo del -3,4% rispetto al 2021. In Italia, invece, nel 2022 il retail nazionale ha registrato solo un miliardo di capitali investiti. Ovvero un -32% sul 2021. Risultati in flessione anche per Regno Unito (8 miliardi, -35%) e Germania (5,2 miliardi, -24%). Si registrano, invece, risultati positivi in Francia (5,3 miliardi, +78%) e in Spagna (3,7 miliardi, +192%). A riportare i dati, rilevati da Cushman&Wakefield, un articolo de Il Sole 24 Ore.
Focus del comparto per il prossimo periodo sarà sui servizi. “Nei nostri centri commerciali, nel primo trimestre (sullo stesso periodo 2022), l’affluenza è cresciuta dell’11% e il trend dei fatturati è del 15%. Ma bisogna lavorare sui servizi”, spiega Letizia Cantini, general manager di Svicom. “Esg in cima, ma non solo”. “Quello che stiamo creando è una modernizzazione che non è solo shopping ma soprattutto servizi”, spiega a Il Sole 24 Ore Roberto Zoia, presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali. “L’online non fa più paura e abbiamo sviluppato nuove formule contrattuali più flessibili e articolate per bilanciare in ottica win win gli interessi di proprietari e tenant”.
Dinamico è invece il fronte delle acquisizioni. Che in Europa, come rileva Cbre, è particolarmente attivo in Francia, Uk, Polonia e Nord Europa. In Italia, in particolare, per il biennio 2023-2024 sono circa cinque le prossime aperture previste.
