Milano – Nei primi nove mesi del 2016 si registra una flessione, su base annua, dei consumi domestici di carne bovina. Secondo i dati rilevati dall’indagine “Consumer Panel” di Ismea-Nielsen, infatti, dopo un 2015 chiuso con cali di oltre il 6%, sia a volume che a valore, anche il 2016 mostra una flessione, a volume, del 4,8% per gli acquisti di carni bovine fresche, corrispondente a una contrazione del 6,8% a valore. Ma ci sono anche delle buone notizie. Il 2016, infatti, mostra una ripresa delle attività di macellazione nazionale ed un incremento dei consumi di prodotto italiano. Secondo l’indagine mensile Istat, le macellazioni nazionali crescono del 3,9%, nel confronto con il 2015, in termini di capi macellati, e dell’1,5% in termini di carne prodotta. La buona disponibilità di carne di bovino adulto nei circuiti nazionali, abbinata a consumi stagnanti, si è tradotta anche in una riduzione del 4,2% delle importazioni di carni fresche. Significativo il dato di importazione di bovini da allevamento, che nei primi sette mesi del 2016 registra un aumento del 5,6%. Per questo, la stima dell’offerta interna di vitelloni prevede una crescita già a partire da gennaio 2017.
Calano i consumi di carne bovina nei primi nove mesi del 2016 (-4,8%). In crescita le macellazioni (+3,9%)
RepartoGrafico2016-11-30T11:40:39+02:0030 Novembre 2016 - 11:40|Categorie: Carni|Tag: carne bovina, importazioni, ismea, macellazioni, nielsen|
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