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Copagri chiede correttivi sulla legge contro le pratiche sleali

2022-11-17T09:51:14+02:0017 Novembre 2022 - 09:51|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – “E’ quantomai urgente apportare un correttivo che renda più efficace l’applicazione del positivo e condivisibile impianto del decreto legislativo 198/2021 sulle pratiche commerciali sleali, approvato in attuazione della direttiva comunitaria sulle Unfair trading practices, che rischia di tradursi in ulteriori appesantimenti burocratici a danno dei produttori agricoli”. Commenta così il presidente della Copagri Tommaso Battista, intervenendo al confronto sulle pratiche commerciali sleali con il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra.

“L’impianto della norma, infatti, pur proponendosi di porre rimedio ai considerevoli squilibri che si sono venuti a creare tra il potere contrattuale dei fornitori e quello degli acquirenti di prodotti agricoli e alimentari, va modificato andando a effettuare un approfondimento sulla commercializzazione tra imprese agricole di materie prime che non siano immediatamente destinate al consumo umano; individuando con maggiore chiarezza e precisione il campo applicativo della norma, infatti, si eviterebbero alle aziende agricole una serie di adempimenti che travalicano la ratio stessa della legge”, ha osservato Battista.

“Parliamo di una legge assolutamente positiva, largamente condivisibile e richiesta e attesa da tutto il primario, nata peraltro con lo scopo molto nobile di riequilibrare i rapporti di forza all’interno della filiera, ma che senza un correttivo di questo tipo, e altri interventi di diversa natura, rischia di andare paradossalmente a creare una condizione nelle quale alle aziende agricole arrivano dai fornitori di materie prime delle richieste a dir poco vincolanti per andare a firmare ‘accordi quadro’, con tutta una serie di problematiche annesse”, ha rimarcato il presidente della Copagri.

 

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