Crisi ristoratori (2) – Stoppani (Fipe): “Non dobbiamo cambiare mestiere, abbiamo bisogno di Istituzioni che tutelino il comparto”

2020-07-20T10:52:19+02:0020 Luglio 2020 - 10:52|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – Il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, ha commentato le dichiarazioni fatte dal viceministro dell’Economia, Laura Castelli, durante l’intervento in diretta televisiva sul tema della crisi dei ristoratori. “Le infelici dichiarazioni del viceministro Laura Castelli, in merito allo stato di grave crisi e alle prospettive del settore dei pubblici esercizi, hanno destato stupore e sconforto. Il comparto della ristorazione è storicamente un punto di forza essenziale per l’identità e l’attrattività del nostro Paese, che oltre ai numeri esprime anche grandi valori sociali, culturali, storici e antropologici. È un settore fondamentale di due filiere strategiche per l’Italia -l’agroalimentare e il turismo- capace di favorire coesione sociale, benessere, legalità, sicurezza e decoro delle comunità. Per questi motivi non andrebbe sgarbatamente invitato a reinventarsi il modo di proporre la sua offerta, ma tutelato e aiutato a rilanciarsi, rafforzando i provvedimenti governativi di natura emergenziale e, contemporaneamente, attivando politiche di visione strategica per sfruttarne le inespresse potenzialità come strumento di soft-power per il Paese”. “La crisi ha modificato stili di vita, modalità di lavoro e modelli di consumo, certo, ma non è invitando gli imprenditori a cercare nuovi modelli di business, guidati dalla creatività, che si aiuta e si salva un settore con oltre 300mila imprese e con più di 1milione di dipendenti”, conclude Stoppani.

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