Dalla Fondazione sussidiarietà la ricerca “Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità”

2012-06-11T16:30:35+02:0011 Giugno 2012 - 16:29|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

 

Milano – “Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità” è questo il titolo dell’indagine realizzata dalla Fondazione per la sussidiarietà e Politecnico di Milano in collaborazione con Nielsen Italia, presentata oggi a Milano. Dallo studio emerge che il peso del cibo ‘sprecato’ ogni anno in Italia, a causa di un eccesso di produzione, è pari a sei milioni di tonnellate. La quantità di alimenti prodotta in eccesso nel nostro Paese ”raggiunge il 17,4% dei consumi annui”, per uno spreco complessivo che è pari a 94 chili di cibo a persona. Questo si origina per il 55% nella filiera produttiva, e per il restante 45% a livello delle famiglie. Dal punto di vista sociale, spiega l’indagine, lo spreco di cibo rappresenta ”il 92,5% dell’eccedenza e il 16% dei consumi. Questo spreco corrisponde a un valore economico di 12,3 miliardi di euro. Ogni anno nel complesso della filiera agroalimentare vengono sprecati 94 kg procapite, pari a 208 euro”. Nel 2010 sono stati sprecate 193mila tonnellate di carne e 423mila tonnellate di latte e formaggi. Riguardo ai generi alimentari, lo spreco si concentra sulle bevande (40%) e sui prodotti freschi (25%), seguono i generi a lunga conservazione (17%) e la frutta e la verdura (14%). Mentre chiudono la classifica carne e pesce (6%), il pane fresco (4%) e i surgelati (2%). (NC)

Torna in cima