Pechino (Cina) – Continua a crescere l’import cinese lattiero caseario. Sale addirittura a due cifre per la maggior parte dei prodotti. Scende solamente l’import di infant formula. A rivelarlo è Assocaseari nella sua ultima analisi settimanale. Le polveri fanno segnare numeri da record, in particolare la Wmp ha raggiunto un picco che non si vedeva dal 2014, a beneficio della Nuova Zelanda, principale fornitore. Mentre la Smp ha fatto segnare un +38% rispetto allo stesso periodo 2020. In questo caso, gli Stati Uniti sono stati i fornitori che hanno aumentato maggiormente i volumi esportati, ma la Nuova Zelanda rimane l’origine principale (56%). Non cessano di crescere le importazioni di siero in polvere, grazie al ripopolamento degli allevamenti di suini, dopo l’epidemia di peste. Stati Uniti ed Europa sono i principali esportatori. L’Ue aumenta la sua presenza sul mercato anche nel comparto dei formaggi, cresciuti del +74% sul 2020. Il mercato resta però dominato dalla Nuova Zelanda. Segno positivo, infine, anche per il burro, partito lentamente a inizio anno. L’import di butteroil, invece, è aumentato nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. La Ue è riuscita a rafforzare la sua presenza sia sul mercato del burro che su quello del butteroil.
ESTERI
Nel primo trimestre 2021 vola l’import lattiero caseario cinese
RepartoGrafico2021-04-30T10:24:39+02:0029 Aprile 2021 - 09:26|Categorie: Formaggi|Tag: assocaseari, burro, butteroil, cina, Europa, formaggi, infant formula, latte, latte in polvere, lattiero caseario, nuova zelanda, smp, wmp|
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