Federalimentare: separati in casa

2013-07-03T15:38:04+02:0031 Maggio 2013 - 13:34|Categorie: Mercato|Tag: |

Roma – Federalimentare si divide. O quasi. Nella riunione dell’associazione, che si è tenuta il 29 maggio, è stato proposto un nuovo assetto, con la creazione di due sottocategorie: una della prima trasformazione e una della seconda. Una separazione vera e propria, con due bilanci e due vicepresidenti di rappresentanza, che, comunque, faranno capo a un unico presidente, di fatto, alla guida di Federalimentare. A dire il vero non si tratta di una novità assoluta. Già nel 2007 l’associazione aveva conferito a una società il compito di ridefinire i suoi assetti. Ne era nata una proposta che prevedeva la costituzione di tre raggruppamenti: carni, liquidi, pasta e dolci. Un progetto valutato e discusso ma rimesso subito nel cassetto. Oggi la decisione. Si tratta, è bene sottolinearlo, di una soluzione ancora tutta da perfezionare e che comporterà un iter graduale. Verrà, infatti, istituito un Comitato, con il compito di vagliare le diverse proposte e conciliare le divergenze. Che senza dubbio non mancheranno. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sembra che Assalzoo, Federvini, Italmopa e Assobirra abbiano espresso più di una perplessità. Più propense a questo cambiamento radicale Assica, Assocarni Aipa e Aidepi. Mentre Assitol preferisce attendere ulteriori sviluppi. Una svolta in Federalimentare era comunque nell’aria da tempo. Molti i malumori e gli scontri emersi negli ultimi mesi tra le varie anime. L’associazione è, infatti, da molti considerata una “casa” troppo affollata, espressione di settori con esigenze molto diverse, tanto da pregiudicare il suo ruolo di rappresentanza globale.

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