Federvini: servono incentivi per la crescita delle aziende e per l’export

2022-10-13T11:46:17+02:0013 Ottobre 2022 - 11:46|Categorie: Vini|Tag: |

Milano – L’appello di Federvini al futuro governo: servono incentivi anche fiscali per promuovere aggregazioni, fusioni e crescita delle aziende e per il rilancio del vino all’estero. Inoltre, bisogna educare al consumo moderato e responsabile, contro quello dannoso. La proposta è stata avanzata durante la quinta edizione della Milano Wine Week. L’obbiettivo è quello di contrastare il neo proibizionismo che si sta diffondendo in Europa e fuori contro le bevande alcoliche (leggi qui). “È fondamentale e urgente dare vita a misure straordinarie, immediate e a medio termine”, ha commentato la presidente di Federvini Micaela Pallini, “per aiutare le imprese a crescere, anche attraverso acquisizioni e aggregazioni. Abbiamo bisogno di imprese più grandi e di politiche per la promozione del vino italiano sui mercati esteri”.

L’Ufficio studi Mediobanca fa notare che l’export italiano è troppo “concentrato, di prossimità e povero”, come riporta il Sole 24 Ore. Il valore del prezzo medio italiano è di 25,3 dollari, contro i 32,2 francesi; differenza solo in parte compensata dalla maggiore esportazione italiana (che è aumentata del 39,4% negli ultimi dieci anni, rispetto al +29,5% della Francia). Nomisma, società di consulenza, mostra le tendenze del mercato estero: c’è un interesse in aumento per i vini dei vitigni biologici e sostenibili, che saranno quelli con la maggiore crescita. Richiesti anche i vini da vitigni autoctoni e da territori specifici, e diventano sempre più di tendenza i vini low alcohol. Destinato a crescere anche l’e-commerce per Italia e Germania.

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