Filiera zootecnica: “Per evitare il collasso, prorogare l’attuazione del Farm to fork e aumentare import da Usa”

2022-03-22T14:07:40+02:0022 Marzo 2022 - 11:04|Categorie: Carni, Formaggi, in evidenza|Tag: , |

Roma – Il blocco delle rotte commerciali a causa del conflitto Russia-Ucraina e l’aumento dei costi produttivi stanno mettendo in ginocchio la filiera zootecnica. “Per evitare che la zootecnia italiana rischi il collasso bisogna rimandare l’applicazione del Green Deal e della Farm to fork e aumentare l’approvvigionamento di materie prime su mercati extra Ue, valutando l’opportunità di importazioni da parte di grandi produttori come gli Usa”. Sono queste, secondo Alleanza Cooperative Agroalimentari, le principali misure da adottare per scongiurare il peggio. A cui si aggiungono: l’utilizzazione dei terreni di interesse ecologico (Efa) non destinati all’agricoltura e la deroga agli obblighi previsti dalla nuova Pac sui terreni a riposo, al fine di aumentare la disponibilità del prodotto nazionale; nonché misure fiscali che potrebbero alleviare l’aumento dei costi di produzione. “È necessario che le autorità intervengano per fermare la speculazione in corso e garantire la sicurezza alimentare attraverso misure concrete e immediatamente usufruibili”, spiega Graziano Salsi, coordinatore del Settore zootecnico di Alleanza. “Il blocco delle rotte commerciali nei porti oggetto del conflitto militare in corso tra Russia e Ucraina, unito a quello di altri Paesi limitrofi per tutelare le produzioni interne, stanno causando gravissime ripercussioni, specie per un paese come il nostro, a fortissima importazione”. Quanto agli aumenti dei costi produttivi, l’incremento per il settore zootecnico è esponenziale. Secondo quanto dichiarato dall’Alleanza, nel settore suinicolo da novembre 2020 a marzo 2022 la materia prima (cereali e proteici) è aumentata dell’80%. Se guardiamo alla produzione delle uova, gli aumenti dell’alimentazione hanno fatto registrare – da febbraio a marzo 2022 – un +34%, quelli per il pollo un +17%. Che diventa +70% se si considera il periodo da novembre 2020 a marzo 2022.

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