Giappone: Parmacotto e Coati autorizzati a riprendere l’export di carni suine e salumi

2024-01-19T08:27:40+02:0018 Gennaio 2024 - 09:14|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: |

Roma – Si è conclusa la procedura che autorizza i primi due stabilimenti italiani a riprendere l’export di carni e prodotti a base di carne suina in Giappone. Si tratta di Parmacotto e Coati. Come si apprende da una nota dell’Ice, la riapertura segue l’accordo di maggio 2023 tra i servizi veterinari del ministero della Salute italiano e quelli del Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries giapponese sui requisiti sanitari necessari per la rimozione del bando dovuto alla Peste suina africana.

Un risultato importante, si legge in una nota del Ministero della Salute, “per il sistema italiano che testimonia gli eccellenti rapporti di collaborazione tra Italia e Giappone nell’ambito del ‘Partenariato Strategico’ definito dai due Primi Ministri Meloni e Kishida nel gennaio 2023, all’interno del quale l’impegno straordinario e coordinato con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo e con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha consentito di creare condizioni negoziali favorevoli basate sull’evidenza scientifica e, al tempo stesso, sulla fiducia tra le parti”.

Si punta ora all’ampliamento della lista degli stabilimenti italiani autorizzati all’esportazione di questo tipo di prodotti, con l’obiettivo di sostenere l’export italiano nel settore agroalimentare nel mercato giapponese. A breve, infatti, è attesa la designazione di altri tre stabilimenti già visitati lo scorso settembre dalla delegazione nipponica. Altri stabilimenti sono stati già proposti dal ministero della Salute. Un passo in avanti è stato inoltre compiuto in vista della prossima riapertura del mercato ai prodotti stagionati, in particolare prosciutti stagionati oltre i 400 giorni come Parma e San Daniele

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