‘Guerra del pane’ in Tunisia per i rincari: 1.500 forni senza farina

2023-08-18T10:43:29+02:0018 Agosto 2023 - 10:43|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Tunisi (Tunisia) – La scarsità di farina si fa sentire in Tunisia. I rincari dei cereali hanno portato il Paese a una crisi definita “guerra del pane” dallo stesso presidente Kais Saled, che ha puntato il dito contro i forni ‘moderni’, quelli che non sono sussidiati dallo Stato, accusati di speculare fino a sottrarre la farina sovvenzionata destinata alle panetterie ‘classiche’. In Tunisia, spiega il Sole 24 Ore, vige un rigido monopolio sulla farina, acquistata dallo Stato e poi distribuita alle panetterie sovvenzionate e convenzionate. Le panetterie ‘moderne’ acquistano una farina solo in parte sovvenzionata, a prezzi maggiori e senza l’obbligo di produrre solo una tipologia di pane e a venderla a un prezzo fisso (come invece accade per le panetterie ‘classiche’). Vista la scarsità di farina e le presunte pratiche scorrette dei forni moderni, come l’utilizzo nella produzione di dolci per aumentare i margini, il Governo ha vietato la fornitura di farina sovvenzionata proprio alle panetterie moderne, provocando lo stop alla produzione di 1.500 forni e disagi in tutto il Paese. Oltretutto, il governo ha rimosso senza motivazioni il presidente dell’Ufficio cereali e ha ordinato l’arresto di Mohammed Bouanen, presidente del sindacato proprietari di panetterie dell’Unione tunisina dell’industria, del commercio e dell’artigianato. Resta il fatto che la crisi durerà a lungo, dato che la disponibilità di farina resterà limitata e il governo continuerà a limitare l’import, essendo lo Stato fortemente indebitato e sull’orlo del default.

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