Washington (Usa) – Negli Stati Uniti l’inflazione dei prezzi dei generi alimentari continua a diminuire, secondo i dati dell’Indice dei prezzi al consumo pubblicati martedì dal Bureau of Labor Statistics. I prezzi complessivi dei prodotti alimentari destinati ai consumi domestici sono rimasti invariati a febbraio su gennaio e sono aumentati dell’1% anno su anno. I prezzi della carne bovina rimangono comunque elevati, cereali e i prodotti da forno hanno registrato un aumento dello 0,5%, mentre i prodotti lattiero-caseari e affini sono scesi dello 0,6%.
Se si prendono in considerazione gli ultimi 12 mesi, i prodotti lattiero-caseari sono scesi dell’1,8%, carni, pollame, pesce dello 0,5%. Aumento dello 0,8% per frutta e verdura e del 2,3% per le bevande analcoliche. Tra le singole categorie alimentari che hanno registrato i maggiori aumenti su base mensile vi sono le uova, che sono aumentate del 5,8% a febbraio, anche se sono diminuite del 17% nell’arco di 12 mesi – il calo più consistente tra tutte le categorie alimentari rilevate.
I prezzi di diverse categorie di carne sono rimasti elevati su base annua, tra cui manzo e vitello (+7,4%), carne macinata (+5,9%), arrosti di manzo (+9,2%), bistecche di manzo (+8,1%) e altre carni di manzo e vitello (+6,4%). In calo la carne di maiale (-1,6%), il pollo (-0,4%), il pesce e i frutti di mare (-3,9%).
I prodotti da forno che hanno mantenuto i valori più alti su base 12 mesi sono stati i cracker, il pane e i prodotti a base di cracker (+4,9%) e ancora le torte, le crostate e i dolci (+3,8%).
