Roma – “Il Ddl ‘Made in Italy’ approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso maggio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 agosto, potrebbe avere conseguenze dannose per le startup e le Pmi innovative. All’art. 4, infatti, prevede di fatto la revoca di 300 milioni di euro destinati al fondo per il sostegno al Venture Capital per finanziare il nuovo fondo dedicato al ‘Made in Italy’”. L’allarme arriva da Innovup e Italian Tech Alliance, due associazioni italiane impegnate nello sviluppo di startup e venture business. La scelta di spostare i fondi, secondo le due associazioni, andrebbe in controtendenza rispetto alla direzione intrapresa dal governo nel 2019, quando fu istituito il Fondo Nazionale Innovazione – Cdp Venture Capital volto a incentivare la crescita delle nuove imprese tecnologiche e supportare l’economia dell’innovazione. Attraverso una nota congiunta, Innovup e Italian Tech Alliance esprimono grande preoccupazione per la misura adottata e chiedono un urgente incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Per un settore che conta più di 17mila tra startup e Pmi innovative, con un fatturato complessivo di 9,5 miliardi di euro nel 2022 e in grado di movimentare oltre due miliardi di investimenti di capitale di rischio, i fondi messi a disposizione di Cdp Venture Capital per le startup sono di vitale importanza per favorire la crescita di tutta la filiera dell’innovazione nazionale”, spiega Giorgio Ciron, direttore di Innovup. Secondo quanto fanno sapere le due associazioni, oggi “le startup rappresentano il più forte segmento di crescita del Pil in ciascuna economia occidentale, nonché il più importante driver di crescita occupazionale della nostra economia. Nell’ultimo anno hanno contribuito alla creazione di nuovi posti di lavoro con un saldo positivo di 343mila addetti”.
