Milano – Anche nel primo semestre 2023, l’aumento dei prezzi a scaffale ha portato a dei rallentamenti nelle vendite di pasta secca. Con i principali brand del settore perlopiù in perdita in termini di volumi. Lo evidenzia un articolo firmato da Emanuele Scarci su Italia Oggi.
In base ai risultati riportati dal quotidiano, le vendite di pasta secca in Gdo – che veicola il 70% del giro d’affari complessivo, per un totale di circa 40 milioni di euro – nei primi sei mesi dell’anno sono calate del 2,3% a volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli aumenti di listino hanno invece portato a una crescita a valore del +13%.
Secondo le stime, la maggior parte dei protagonisti del settore ha registrato una forbice fra valore e volume. Nel prodotto di qualità standard, Divella mette a segno un +11% a volume, mentre le marche private segnano -4%. Nella fascia intermedia, Barilla frena con un -14% e una quota di mercato appena sopra il 20%. Quanto al segmento premium, De Cecco sale del 10% a valore e perde il 2% a volume. La Molisana segna invece +27% a valore e +13% a volume. Rummo cresce del 7% a valore e del 21% a volume, mentre Voiello perde l’11% a volume e aumenta del +5,5% a valore.
