Roma – Nell’ultimo anno oltre il 50% dei bar italiani e quasi il 70% dei ristoranti hanno proposto o impiegato nelle loro preparazioni cibi, bevande e materie prime biologiche. A rivelarlo è un’indagine Ismea, realizzata in collaborazione con Fipe e AssoBio. Da un campione rappresentativo di bar e ristoranti nazionali e oltre 2mila interviste telefoniche, la ricerca evidenzia che dei circa 111mila bar attivi sul territorio italiano, uno su due ha in parte orientato la propria offerta verso referenze ottenute con metodo biologico, con un’incidenza più elevata nei punti vendita delle città del Centro e Nord Italia. Mediamente quasi il 20% di alimenti e bevande proposti presso questi esercizi è costituito da prodotti bio, con una rappresentatività maggiore per quanto riguarda la frutta, il latte e il vino. Sul fronte della ristorazione, i dati confermani un’elevata penetrazione dei prodotti bio che trovano impiego presso i due terzi degli oltre 157mila ristoranti. Percentuali superiori si rilevano al Centro Italia (oltre il 76%) e nel nord Ovest (69%). All’interno di questi esercizi, il bio rappresenta oltre il 30% del valore degli acquisti, con punte del 42% nel caso delle verdure e del 34% dell’olio extravergine di oliva. Nei ristoranti, come nei bar, il prodotto bio genera un sovrapprezzo di quasi il 17%, giustificato sempre da un surplus nei costi.
