Angri (Sa) – La Doria, il gruppo specializzato nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta, chiude la campagna di produzione di pomodoro 2023 con una crescita del 4,2% di materia prima trasformata, rispetto all’anno precedente. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il gruppo avrebbe infatti trasformato 250mila tonnellate di pomodoro 100% italiano (contro le 239.400 del 2022) nonostante le difficoltà climatiche e il costo della materia prima in continuo aumento. “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti”, dichiara al quotidiano il ceo del gruppo Antonio Ferraioli. “Grazie alle capacità produttive di La Doria e alle relazioni solide che da anni manteniamo con le imprese agricole, siamo riusciti addirittura a migliorare i risultati del 2022”. Il pomodoro è stato raccolto da 20 associazioni che rappresentano circa 300 imprese agricole operanti in Campania, Puglia, Basilicata, Lazio e Molise, per poi essere conferito e lavorato entro 12 ore negli stabilimenti del gruppo situati ad Angri, Sarno, Fisciano (Sa) e Lavello (Pz). Importanti risultati sono stati anche raggiunti sul fronte della sostenibilità ambientale – grazie al progetto pilota di Agricoltura 4.0 il Gruppo riduce infatti gli sprechi di acqua e limita l’utilizzo di pesticidi – e della promozione della biodiversità. La Doria ha chiuso il 2022 con un fatturato di 1,018 miliardi di euro.
