• Carne di pecora

La Nuova Zelanda diversifica la produzione lattiera e investe sugli ovini

2021-10-21T12:02:03+02:0025 Ottobre 2021 - 11:46|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Modena – In Nuova Zelanda sta prendendo piede il latte di pecora. Anche se marginale rispetto alla produzione di latte bovino. A rivelarlo è Clal.it, che riporta i dati odierni comparati a quelli del 2016-17: 522 tonnellate prodotte contro 105 tonnellate di cinque anni fa, con un valore export di 6,6 milioni di euro che si pensa possa triplicare nell’arco dei prossimi tre anni. Le ragioni di tale aumento risiedono nella maggiore produttività delle pecore, grazie alla genetica europea, che ora può soddisfare la domanda dei mercati esteri, in primis Cina, Usa, Taiwan, Giappone e Singapore. In questi paesi è aumentata la richiesta da parte di aziende che producono prodotti per l’alimentazione di bambini ed adulti, per l’attività sportiva e per la nutrizione medica.

Alcuni allevatori di ovini da carne o lana, o addirittura di bovini, stanno così scegliendo di convertire una parte della propria produzione vista la maggiore redditività. A guidarli sono le stesse imprese di polverizzazione che raccolgono il latte e lo esportano. Secondo Clal, “la grande esperienza neozelandese nella polverizzazione del latte e nella sua collocazione sui mercati mondiali rappresenta una opportunità per sfruttare anche le potenzialità del latte ovino, sempre più apprezzato e richiesto per le sue qualità. Una prospettiva, questa, anche per i nostri grandi formaggi ovini”.

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