La prima truffa dell’anno è quella dell’olio contraffatto

2024-01-08T09:23:26+02:008 Gennaio 2024 - 08:46|Categorie: Grocery|Tag: , |

Roma – Arrivava direttamente dalla Puglia, con consegna ai ristoranti della capitale, nelle zone di maggior concentrazione turistica. Lo utilizzavano non meno di 50 ristoratori, perfettamente consapevoli della truffa. La contraffazione dell’olio extravergine, portata alla luce da un’inchiesta della Procura di Roma coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sta facendo emergere un business che originava nel Sud Italia, ma era in grado di giungere persino sui tavoli della mensa del ministero dell’Istruzione. Si trattava in realtà di un prodotto realizzato utilizzando olio di semi, clorofilla e beta-carotene, in modo da contraffare sul piano olfattivo e cromatico l’olio extravergine. Costava tre euro al litro, e di fronte alla possibilità di reperire l’olio a un costo stracciato, i titolari degli esercizi capitolini, da Trastevere al centro storico, non si sono fatti troppi scrupoli, risparmiando così sei euro netti rispetto ai nove spesi normalmente.
Nel 2021 una truffa sostanzialmente analoga era stata portata alla luce dai Nas, sempre nella capitale. Allora però gli acquirenti non sospettarono di essere di fronte a un prodotto contraffatto. Pizzerie, ristoranti e panifici lo comperarono infatti scambiandolo per autentico olio extravergine. Questa volta invece nessun dubbio: secondo gli inquirenti i ristoratori erano perfettamente informati dell’origine del prodotto, perché a quel prezzo sarebbe stato impossibile reperire olio buono. Il sospetto è, anche alla luce del sequestro di prodotto contraffatto pure a Fiumicino, che la truffa si sia spinta ben oltre il Grande Raccordo Anulare, e riguardi una porzione più vasta del Lazio.

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