La produzione mondiale di vino rosso è calata del 5% in 20 anni, ma è aumentata quella di bianco e rosato

2024-01-03T10:28:05+02:003 Gennaio 2024 - 10:28|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Digione (Francia) – Negli ultimi 20 anni i consumatori di vino hanno modificato le proprie preferenze. E’ calato, a livello mondiale, il consumo di vino rosso. Tendenza positiva, invece, per vini bianchi e rosati. A fornire una panoramica sul mercato vitivinicolo mondiale è l’Oiv – Organizzazione internazionale della vite e del vino, il cui dipartimento di statistica ha condotto un’analisi dei consumi e delle tendenze produttive fra il 2000 e il 2021.

La domanda e l’offerta di vino rosso a livello globale hanno subito un calo significativo negli ultimi venti anni. Nel 2021 la produzione è diminuita del 25% rispetto al picco del 2004. E se all’inizio del secolo i vini rossi rappresentavano circa il 48% della produzione di vino complessiva, negli ultimi anni la percentuale è scesa al 43%. Oiv ha registrato un calo particolarmente netto in Francia, che oggi produce il 50% in meno di vino rosso rispetto a inizio secolo, e in Italia.

Tendenza opposta per i vini bianchi, la cui produzione è aumentata del 13% nel 2021 rispetto al livello più basso registrato nel 2002, e che, a partire dal 2013, ha superato la produzione di vino rosso. All’inizio del secolo, il vino bianco rappresentava in media il 46% del totale mondiale, mentre negli ultimi anni la percentuale è salita al 49%. A trainare la crescita del vino bianco è, secondo l’Oiv, il successo del vino spumante, con il Prosecco a farla da padrone. Andamento positivo anche per i vini rosati, la cui domanda e offerta è cresciuta notevolmente negli ultimi 20 anni, tanto che, rispetto ai primi anni Duemila, quando rappresentavano il 6-7% della produzione mondiale, oggi hanno superato l’8%.

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