Latte, si moltiplicano gli appelli per il contenimento della produzione

2016-03-08T15:07:52+01:008 Marzo 2016 - 15:07|Categorie: Formaggi, Latte|Tag: , , , , , |

Milano – L’accordo per il prezzo del latte fra Lactalis e le organizzazioni agricole è scaduto il 29 febbraio. In questi giorni, si assiste a quella che potrebbe essere definita ‘la quiete prima della tempesta”. I segnali che arrivano dal mercato non sono incoraggianti: i prezzi del latte spot continuano a calare in tutta Europa, mentre la produzione non accenna a diminuire. Il latte intero pastorizzato spot tedesco sulla piazza di Lodi, lunedì 29 febbraio, era quotato 23,50 centesimi di euro al litro, in calo del 30,88% sul 2015 e del 6% rispetto alla quotazione precedente (dati Clal.it). Un quadro che sta spingendo le aziende di produzione italiane, sia del mondo industriale che cooperativo, a lanciare appelli di contenimento della produzione verso gli allevatori, che arrivano ormai con cadenza quotidiana. Sulle pagine de Il Sole 24 Ore, oggi, si è espresso anche il presidente del Consorzio di tutela del grana padano, Cesare Baldrighi: “Va assolutamente ripreso il controllo della produzione del latte. Serve una riduzione per uno o due anni. Ma sappiamo che il problema non è convincere il ministro Maurizio Martina, ma l’Europa”. Qualche voce, ancora molto timida, avanza anche la proposta di forme di accompagnamento per l’uscita dal mercato degli operatori meno competitivi.

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