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L’olio italiano è ritenuto il migliore al mondo, ma lo spagnolo è il più venduto

2024-04-04T10:19:17+02:004 Aprile 2024 - 10:18|Categorie: Grocery|Tag: , , , , , |

Milano – L’olio d’oliva italiano, alimento principe della dieta mediterranea (patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco dal 2010) e con una tradizione che risale ai romani, è percepito come il migliore al mondo, ma da 20 anni è la Spagna a controllare i vertici del Consiglio oleicolo internazionale. E, di tutta la produzione Ue (1,5-2,2 milioni di tonnellate) ne realizza tra 800mila e 1,4 milioni di tonnellate, da impianti super intensivi. L’Italia, invece, ne produce 200-300mila e la Grecia 150-250mila.

Come si legge su Italia Oggi, Madrid ha ottenuto questi risultati alleandosi con il mondo arabo. La Tunisia infatti produce 200-250mila tonnellate di olio, come la Turchia, il Marocco 100-150mila e la Siria 100mila, per un totale di circa 600-800mila tonnellate. Ma la siccità mette a rischio gli impianti di super intensivo. Quindi la Spagna, per conservare l’egemonia, valorizza i brand in portafogli e fa da partner tecnico all’Arabia Saudita, tramite la cooperativa Dcoop, nel rilevare il 57% di Deoleo dal fondo britannico Cvc Partners (leggi qui). L’investimento, 300 milioni, coinvolge l’azienda che ha in portafogli due brand italiani che valgono il 15% del mercato mondiale: Bertolli e Carapelli.

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