Mipaaf: decreto sulla regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop e Igp. Contrari gli allevatori

2014-11-14T16:54:01+02:0014 Novembre 2014 - 16:54|Categorie: Salumi|

Roma – È stato pubblicato ieri il decreto sulla regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop e Igp, che stabilisce i requisiti che i consorzi devono osservare nella redazione dei propri piani di regolamentazione produttiva. Nel decreto si specifica che l’accordo sul piano debba essere condiviso da almeno due terzi dei trasformatori, che rappresentino almeno due terzi della produzione del prosciutto in questione. La redazione del piano prevede, invece, solo una consultazione (di cui deve essere presentata una documentazione) dei suinicoltori della zona geografica interessata. Al comma 5 dell’articolo 5 si precisa, inoltre, che “possono essere stabiliti, a carico dei produttori di prosciutto, vincoli quantitativi e qualitativi e contributi aggiuntivi in relazioni alle quantità prodotte”. Il piano è vincolante per le aziende produttrici del prosciutto Dop o Igp e ha una durata massima di tre anni. Non si sono fatte attendere le reazioni da parte della parte allevatoriale. Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna hanno diffuso un comunicato in cui si definisce “inaccettabile” il decreto, sottolineando come “le scelte devono essere prima condivise e decise con la parte agricola”. Le associazioni agricole auspicano che “il Ministero riveda subito i contenuti del decreto e convochi in tempi rapidi un tavolo che includa anche la partecipazione delle Regioni per lavorare sulla definizione di un reale procedimento di programmazione dell’offerta dei prosciutti assieme alle parti interessate”.

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