Nasce il progetto di aggregazione dei produttori e dell’intera filiera del Parmigiano Reggiano: investimenti per 10 milioni di euro

2021-02-09T09:40:42+02:009 Febbraio 2021 - 09:37|Categorie: Formaggi, in evidenza|

Reggio Emilia – È del 15 dicembre scorso la decisione unanime dell’assemblea generale dei soci del Consorzio Parmigiano Reggiano di creare un polo di aggregazione dei produttori e dei vari componenti della filiera. Sfruttando l’opportunità concessa dalle normative europee, l’operazione strutturale potrà così garantire un’equa ripartizione del valore, una giusta redditività e una stabilità per l’intero comparto. Con un piano di investimenti triennale del valore di oltre 10 milioni di euro, tutti gli allevamenti del Consorzio potranno garantire lo stesso livello qualitativo di produttività. Insieme, generano due milioni di tonnellate di latte pregiato, che compongono il 16% della produzione nazionale e che sono utilizzate per realizzare più di 3,7 milioni di forme di formaggio Dop. “L’equilibrio della filiera è un traguardo raggiungibile solo se esiste una giusta ripartizione del valore tra tutti gli attori in campo e se gli allevamenti rispettano alla lettera i nostri rigorosi standard su benessere animale e sistemi produttivi sostenibili”, spiega Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio in un’intervista a Repubblica Affari&Finanza. “Diventa però strategico il ruolo della Gd, perché il 50% del nostro formaggio viene venduto come prodotto a marca del distributore”. L’operazione del Consorzio arriva alla fine di un anno che, nonostante le difficoltà, chiude in positivo. Rispetto al 2019, i volumi sono aumentati sia in Italia (+8%) che all’estero (+11%). Cresce anche l’export, che fa registrare dati positivi in Francia (21%), Stati Uniti (20,9%), Germania (17,8%), Regno Unito (12,3%) e Canada (3,9%).

Torna in cima