Roma – Gruppo Nestlé, nel 2022, in Italia ha generato 4,2 miliardi di euro di valore condiviso (+5,5% rispetto al 2020). Un valore pari allo 0,22% del Pil. Ma non solo. Lo scorso anno l’azienda ha contribuito a versare 1.537 milioni di euro di tasse sul territorio nazionale, lo 0,3% delle entrate fiscali italiane. E ha realizzato donazioni per 3,4 milioni di euro. Questi i dati emersi dalla nuova edizione dello studio ‘Nestlé crea valore per l’Italia’ presentato durante l’incontro tenuto al ministero delle Imprese e del made in Italy per festeggiare i 110 anni dell’azienda in Italia.
Secondo la ricerca, poi, rispetto al totale del valore generato dal Gruppo sulla Penisola, il 94% delle ricadute risulta distribuito tra Stato, lavoratori e attori esterni. Importante anche l’apporto dell’azienda in termini di occupazione. Ogni dipendente Nestlé, infatti, genera indirettamente otto posti di lavoro in Italia. Per un totale di 43.040 addetti. L’azienda, a oggi, fattura 1,7 miliardi ed è presente sul territorio con 10 stabilimenti e 74 punti vendita. In programma per il futuro, secondo Il Corriere della Sera, un piano di investimenti per 150 milioni di euro. Ma anche il dimezzamento delle emissioni inquinanti entro il 2025 rispetto al decennio precedente con l’obiettivo di azzerarle entro il 2050.
“Nestlé riveste un ruolo sempre più centrale nell’economia del nostro Paese, generando un valore condiviso di cui beneficiano l’intera nazione e le piccole comunità locali. Nel corso dei nostri 110 anni di presenza in Italia abbiamo costruito un solido e radicato legame con il territorio, contraddistinto da caratteristiche uniche che vogliamo continuare a valorizzare”, sottolinea Marco Travaglia (in foto), presidente e Ad del Gruppo Nestlé in Italia. “Continuiamo a credere e a scommettere sull’Italia attraverso investimenti costanti sull’intero comparto, sviluppando progetti che riescono ad avere impatti sociali positivi e mettendo a disposizione di istituzioni, enti e aziende la nostra capacità di innovare costantemente”.
