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Piwi Italia: registrato l’atto costitutivo dell’associazione per promuovere le viti resistenti

2024-01-17T17:07:56+02:0017 Gennaio 2024 - 16:45|Categorie: Vini|Tag: , |

Trento – Piwi Italia è diventata ufficialmente un’associazione a partire dall’atto costitutivo registrato il 12 gennaio all’Agenzia delle Entrate. Lo scopo è promuovere vitigni naturalmente resistenti alle malattie fungine e produrre vini sempre più sostenibili. La viticoltura, che occupa il 3% della superficie agricola europea, utilizza il 65% di tutti i fungicidi chimici: 68mila tonnellate annue, in base ai dati Assoenologi/Vini e Viti Resistenti. Ma le viti Piwi (‘pilzwiderstandsfähig’ in tedesco), incroci tra vinifere europee e altre vitis americane o asiatiche portatrici dei geni della resistenza ai patogeni, consentirebbero di evitarne l’utilizzo.

Il presidente di Piwi Italia è Marco Stefanini, della Fondazione Edmund Mach e il vicepresidente è Riccardo Velasco, direttore del Centro di Ricerca Crea-Ve di Conegliano (Tv). L’Italia ha delegato alle regioni l’autorizzazione dell’impiego delle viti Piwi. Favorevoli Veneto, Trentino, Alto Adige, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania.

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