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Qualificazione lisozima, Berni (Consorzio Grana Padano): “Sentenza del Tar del Lazio viziata da errori di valutazione”

2023-12-23T11:07:59+02:0023 Dicembre 2023 - 11:07|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , |

Desenzano del Grada (Bs) – Il Consorzio di Tutela del formaggio Grana Padano ha ritenuto doveroso fare chiarezza rispetto alla decisione del Tar del Lazio in merito alla qualificazione del lisozima. “Il Tribunale è stato chiamato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano a decidere in punta di diritto una questione che è di carattere squisitamente ed esclusivamente scientifico”, spiega in una nota il Consorzio. “Questione riferita ad un parere espresso dal ministero della Salute, quindi non dallo scrivente Consorzio. La pronuncia del Tribunale appare viziata da errori di valutazione circa l’effettiva natura degli atti impugnati, che si limitano a dare atto dell’esito di una ricerca scientifica, condotta da insigni cattedratici e che non dispongono alcuna riclassificazione del lisozima, tanto meno con effetto sui regolamenti comunitari. La Sentenza del Tar sarà dunque appellata direttamente dal Consorzio Tutela Grana Padano dinnanzi al Consiglio di Stato”.

In aggiunta a quanto dichiarato, il Consorzio sottolinea che: “Le argomentazioni scientifiche a sostegno della posizione assunta del ministero della Salute sono state vagliate e validate, approfonditamente e preventivamente, all’unanimità dai massimi organismi scientifici nazionali, preposti e competenti nella materia specifica, ovvero il Consiglio Superiore di Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità. Tali argomentazioni mantengono tutta la validità, attendibilità ed autorevolezza che consegue a detta valutazione sul piano scientifico, a dispetto di qualsiasi cavillo giuridico, peraltro, come detto, frutto di errata ricostruzione della realtà dei fatti. Per rispetto della verità, si rileva inoltre che nessuno ha mai detto che potesse scomparire dalle confezioni la dicitura ‘Lisozima da uovo’, né tantomeno che sulle confezioni di Grana Padano potesse essere riportata la dicitura ‘Senza Conservanti’. Non esistono infatti confezioni di Grana Padano che riportino tale dicitura”.

Il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni, conclude così: “Siamo convinti pertanto che il Consiglio di Stato riporterà ovviamente la questione nei suoi giusti termini, ripristinando quella che è la verità scientifica accertata, non dal Consorzio Grana Padano, bensì dai massimi Organismi nazionali competenti in materia”.

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