Milano - "Il nostro è un ripensamento strategico". Con queste parole Pierluigi Colombi, Chief financial officer di Pernigotti, spiega in un'intervista al Sole 24 Ore le motivazioni del cambio di rotta. "L’operazione con Optima (leggi qui) ci dà prospettive diverse rispetto al passato, inoltre abbiamo valutato l’importanza di restare radicati a Novi Ligure e al
Roma - Maggiori certezze. E' quanto si richiede alla proprietà Pernigotti dopo i continui ripensamenti sulla chiusura o cessione del sito di Novi Ligure (Al). Dopo l'ultimo vertice a Roma (leggi qui), Alessandra Todde, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, ha dichiarato: "La nostra massima attenzione è adesso rivolta all’effettivo rilancio delle attività produttive nello
Roma - "Basiti e arrabbiati". Così si definiscono i rappresentanti sindacali dopo l'incontro di ieri al Mise, che avrebbe dovuto fare maggiore chiarezza sul futuro di Pernigotti. In realtà, l'unica certezza è la cessione del ramo Ice&Pastry al gruppo Optima (leggi qui). L'intenzione è che la proprietà turca proseguirà per conto proprio la produzione di
Novi Ligure (Al) - I proprietari di Pernigotti cambiano idea. Dopo aver fatto saltare il piano di salvataggio definito in agosto - con il recente stop alle trattative con Giordano Emendatori e Spes (leggi qui) - l'azienda ha annunciato ieri di aver ceduto il ramo gelati al Gruppo Optima di San Clemente (Rimini), leader nella
Torino - Dopo il brusco arresto delle trattative annunciato per Pernigotti (leggi qui), interviene la Regione Piemonte. Nella giornata di sabato, secondo La Repubblica di Torino, l'assessore al lavoro, Elena Chiorino, avrebbe contattato la Spes per una nuova proposta, condivisa anche dal presidente, Alberto Cirio, e appoggiata dalla cooperativa Torinese: attivare gli strumenti di sostegno
Novi Ligure (Al) - Stop alle trattative per Pernigotti. Secondo il quotidiano di Alessandria ilpiccolo.net, la cooperativa Spes ha riferito che i Toksoz - proprietari dell'azienda dolciaria con sede a Novi Ligure (Al) - avrebbero deciso di recedere dal contratto preliminare già firmato. Con il quale la divisione gelati sarebbe stata ceduta all'imprenditore Giordano Emendatori,
Torino - Una soluzione duplice si profila all’orizzonte per il futuro di Pernigotti. La situazione occupazionale e produttiva del sito di Novi Ligure sarà oggi al centro del tavolo convocato al Mise per le ore 12.00, in cui sarà presentato il nuovo piano, che a quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi vede
Novi Ligure (Al) - Anche la nuova giunta del Comune di Novi Ligure porta avanti la variante urbanistica antispeculazioni sull’area dello stabilimento Pernigotti (leggi qui). Per garantire che la zona, di 33mila metri quadrati, possa essere riconvertita in case o uffici solo se la produzione viene trasferita all’interno del territorio comunale. "Riteniamo che la variante
Novi Ligure (Al) – Cattive notizie per Pernigotti. "Il confronto con Giordano Emendatori, imprenditore che voleva acquistare i gelati, ci risulta definitivamente interrotto", spiega a lastampa.it Marco Malpassi, sindacalista Flai Cgil. "Di conseguenza, la Pernigotti non avrebbe più i soldi per comprare le materie prime e affidare la produzione per cioccolato e torrone in vista
Novi Ligure (Al) - Il tavolo ministeriale per fare il punto sulla vertenza Pernigotti è stato fissato il 17 luglio. La Sernet, società incaricata dalla proprietà di trovare imprese interessate alla reindustrializzazione dello stabilimento di Novi Ligure, dovrebbe presentare le proposte arrivate da due aziende. I sindacati chiedono che sia presente anche il ministro del
Roma - E' saltato l'incontro fissato per oggi al Mise con la proprietà Pernigotti. Che, secondo i sindacati, avrebbe chiesto un rinvio a breve della riunione, in cui si doveva aggiornare la situazione sulla reindustrializzazione dello stabilimento a Novi Ligure. “Ci sarebbero possibili novità imminenti che necessiterebbero di qualche giorno in più prima di essere
Novi Ligure (Al) - E' battaglia aperta fra i Toksoz, famiglia proprietaria di Pernigotti, e l'amministrazione comunale di Novi Ligure, cittadina in cui risiede il sito produttivo dell'azienda (foto). L'oggetto del contendere è una variante parziale al piano regolatore, che il Comune si appresta ad approvare per lo stabilimento dolciario. Lo scorso novembre, infatti, per
