Novi Ligure (Al) - Nonostante il piano di risanamento di Pernigotti, firmato il 26 novembre al ministero del Lavoro, resta alta la preoccupazione dei lavoratori. Secondo fonti sindacali, gli addetti si sentono tutelati dall’accordo sottoscritto, ma restano i timori legati al piano di gestione delle risorse umane. Avrebbe dovuto essere a “zero esuberi”, ma in
Novi Ligure (Al) - E' battaglia aperta fra i Toksoz, famiglia proprietaria di Pernigotti, e l'amministrazione comunale di Novi Ligure, cittadina in cui risiede il sito produttivo dell'azienda (foto). L'oggetto del contendere è una variante parziale al piano regolatore, che il Comune si appresta ad approvare per lo stabilimento dolciario. Lo scorso novembre, infatti, per
Roma - L'affaire Pernigotti è ancora in divenire. E si riaggiorna al 29 maggio. Non sono molte, infatti, le novità derivate dall'incontro di ieri a Roma. L'advisor Sernet ha illustrato le manifestazioni d'interesse, tutte provenienti da soggetti italiani, ricevute per la reindustrializzazione del sito: attualmente 13, di cui 5 molto interessanti e con un piano
Roma - Si è tenuto oggi, presso le sede del ministero del Lavoro, l'incontro per aggiornare la vertenza Pernigotti. Per i 100 dipendenti dello stabilimento di Novi Ligure partirà un anno di cassa integrazione per ristrutturazione - non più per cessazione - e verrano attivati strumenti per favorire la riqualificazione e il ricollocamento degli addetti.
Roma - I Toksoz, proprietari della Pernigotti, non hanno cambiato idea. Società e marchio non sono in vendita. Dopo il vertice tenutosi venerdì a Roma, si apprende che sono sempre intenzionati a chiudere l'impianto di Novi Ligure, ma si impegneranno a trovare un imprenditore che voglia investire sullo stabilimento e lavorare in conto terzi per la
Milano - "Né il marchio né la società sono, allo stato attuale, in vendita". La precisazione arriva dalla Pernigotti. Che dopo il vertice di lunedì a Palazzo Chigi, dichiara in una nota di aver "confermato la decisione di cessare la conduzione in proprio delle attività produttive presso il sito di Novi Ligure e l'intenzione di terziarizzare
Roma - Il futuro dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure è affidato a un comunicato dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi, diffuso dopo l’incontro di ieri sera tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, e Zafar Toksoz, proprietario insieme al fratello della storica azienda dolciaria. La società, spiega la nota,
Roma - In corso oggi, presso la sede del Mise, il tavolo di crisi per Pernigotti. Alla presenza del ministro Luigi Di Maio, secondo le dichiarazioni dei sindacati, i consulenti della proprietà hanno ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, e affidare la produzione in conto terzi. I
Novi Ligure - La produzione di Pernigotti verrà esternalizzata "unicamente presso il territorio nazionale". Dopo l'annuncio della chiusura dello stabilimento di Novi Ligure, la multinazionale turca Toksoz ha specificato: "Nel rispetto della storicità del brand Pernigotti e con l'obiettivo di mantenere la qualità distintiva dei propri prodotti, la società sta procedendo all'individuazione di partner industriali in Italia", con
