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Terremoto Emilia Romagna: la priorità è tornare al lavoro

2012-05-26T12:30:55+02:0026 Maggio 2012 - 12:30|Categorie: Salumi|Tag: , , , |

Verona – Ennio Budri è titolare di Eml, budelleria con sede a Mirandola (Mo), al centro della zona colpita dal sisma. Pur non avendo subito danni diretti, come molti operatori presenti a Eurocarne ha vissuto in prima persona quei drammatici momenti. Le preoccupazioni principali riguardano ora la difficile situazione in cui versano le aziende locali. “Il terremoto ha compromesso il tessuto produttivo dell’Emilia Romagna”, spiega Budri. “Il 60% delle aziende ha dovuto temporaneamente interrompere la produzione. 6mila non possono tornare al lavoro. E probabilmente non potranno fino alla fine dell’anno. Molte strutture meno recenti hanno retto, mentre il terremoto non ha risparmiato quelli più moderni”. I segnali positivi vengono dalla volontà di reagire e dalla solidarietà dimostrata dalla popolazione. Ennio Budri, infatti, ha messo a disposizione degli artigiani che hanno bisogno di uno spazio per riavviare al più presto l’attività, il suo magazzino di 100 mq. “Tra gli sfollati si percepisce chiaramente la voglia di tornare a lavorare. Mi sono voluto impegnare in prima persona. Tutti, qui, stanno dando una mano. Non solo la protezione civile ha stanziato 600 euro mensili per le famiglie danneggiate dal sisma, è stata anche sospesa l’Imu e le banche hanno messo a disposizione mutui all’1%. Ma non è tutto. L’aspetto più confortante è vedere gli operai che, spontaneamente, lavorano per permettere alla propria azienda di riprendere al più presto l’attività”.

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