Agnello gallese Igp: Brexit e Covid non fermano l’export verso l’Italia

2021-09-17T10:25:56+02:0017 Settembre 2021 - 10:25|Categorie: Carni|Tag: , |

Milano – Le problematiche legate alla Brexit e alla pandemia da Covid non hanno interrotto le esportazioni di Agnello gallese Igp verso l’Italia. Come fanno sapere dall’Ente promotore Hcc (responsabile per lo sviluppo, la promozione e la distribuzione delle carni del Galles), per tutto il 2021 chef, ristoratori e professionisti del settore potranno acquistare il Welsh Lamb dai rivenditori del foodservice, mentre i consumatori potranno trovarlo, come d’abitudine, nei banchi di carne fresca della Gdo e nelle macellerie. “Nonostante il periodo difficile che abbiamo vissuto, il comparto delle carni gallesi guarda al futuro” spiega Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano dell’Ente promotore Hcc. “Sappiamo di poter offrire ai nostri clienti ciò che il consumatore desidera: un prodotto di qualità, dall’origine garantita e allevato secondo i più alti standard di benessere e sostenibilità ambientale”. La sostenibilità sarà la parola d’ordine anche per quest’anno. “Riteniamo che the Welsh way, ovvero il modo gallese di allevare, abbia molto da offrire” continua Martin. “La nostra ambizione è quella di rendere i nostri allevamenti di ovini e bovini un esempio globale di come produrre cibo di qualità, in modo sostenibile ed efficiente”. Sul fronte dei servizi, i consumatori possono sempre contare su un’ampia scelta di tagli sottovuoto o in skinpack e su una shelf life di prodotto più lunga che arriva fino a 33 giorni. “La scadenza più lunga del nostro Agnello Gallese, oltre al fatto che il prodotto arriva nei punti vendita ‘pronto’ per essere esposto nei banchi di carne fresca (già porzionato, confezionato, prezzato ed etichettato), garantisce al supermercato e al caporeparto un risparmio notevole di tempo e una miglior gestione del prodotto”.

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