Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: boom della domanda di panna. Ma manca prodotto

2018-02-19T13:01:21+02:0019 Febbraio 2018 - 16:48|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, che mostrano un quadro piuttosto nel mercato della materia grassa, con domanda sostenuta e scarsissime disponibilità di prodotto. In crescita il latte crudo mentre resta a livelli bassi lo scremato. In rialzo, quasi ovunque, i prezzi nel mercato del burro. In aumento i prezzi del burro, mentre restano in calo i bollettini dei principali formaggi. Di seguito il commento integrale:

– Il mercato della materia grassa sembra letteralmente impazzito. Moltissima domanda di panna, non solo all’estero ma anche in Italia, con zero disponibilità. In Nord-Europa, ormai la crema è a 2,35-2,40 euro/Kg con molta più domanda che però non trova merce. Anche sul mercato italiano la situazione è cambiata e questa settimana la domanda è stata superiore all’offerta e i prezzi hanno raggiunto i livelli di 2,25-2,30 euro/Kg partenza. Il latte crudo un po’ è salito e si parla oggi di 0,29-0,30 euro/Kg, latte scremato sempre molto depresso e quotato oggi 0,08 euro/Kg. Tutti i suddetti prezzi sono da intendersi reso Nord-Italia.

– Il bollettino del burro olandese e francese in aumento, rispettivamente di 0,14 euro che si porta quindi a 4,35, e di 0,10 euro che si porta a 4,30. Se questi due bollettini sono aumentati, quello tedesco è proprio impazzito con un aumento di 0,20 euro sulla voce minima, oggi 4,45 euro/Kg, e di 0,25 euro sulla massima, oggi a 4,60 euro/Kg. Il mercato libero sembra ancora più impazzito dei bollettini. In Germania oggi il burro è trattato a 5,10 euro/Kg partenza e si parla di richieste da parte della Polonia a prezzi intorno ai 4,90 euro/Kg partenza. La grossa richiesta di panna va sì verso la normale produzione di prodotti freschi e di burro concentrato, ma va soprattutto verso i produttori che cercano materia grassa per fare burro. Una grossa parte di questo burro serve per lo stoccaggio per l’autoconsumo, visto che i magazzini erano ormai vuoti, ma, a detta di qualcuno influisce anche la corsa alla speculazione, in particolar modo sui futures. Visti i prezzi alti delle quotazioni in Europa, forse al momento il prezzo più alto del mercato mondiale, le esportazioni sono rallentate moltissimo o sono addirittura ferme.

– Quotazioni del latte scremato in polvere stabili in Olanda, con un leggero aumento in Francia e addirittura in diminuzione in Germania. Il latte intero, vista la situazione della materia grassa, è invece in ripresa in Germania e in Olanda e stabile in Francia. Vista la forte produzione di burro, si deduce che sia molto alta anche la produzione di latte scremato in polvere, ma dato il prezzo estremamente basso c’è una forte domanda dell’export e quindi le richieste ai venditori sul secondo semestre sono a prezzi più elevati rispetto allo spot.
Martedì prossimo si terrà l’ennesima asta di vendita per l’intervento e siamo tutti curiosi di scoprire giovedì che cosa la Commissione deciderà di fare.

– Come abbiamo visto ieri durante la riunione dei gruppi merceologici organizzata a Cremona dalla nostra associazione, sebbene le esportazioni di siero in polvere siano aumentate molto in Europa, primo esportatore mondiale, le quotazioni dei mercati europei sono alquanto deboli, ma questa settimana hanno fatto segnare un leggero rialzo sia sul bollettino olandese che su quello tedesco, e restano stabili su quello francese.

– In calo anche questa settimana le quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi Gouda a 2,99 euro/Kg, Emmentaler a 4,27  euro/Kg e Cheddar a 3,16 euro/Kg; stabile l’Edamer a 2,84 euro/Kg. In Italia, quotazioni ancora in calo per il Grana Padano a Milano e a Cremona, e in aumento per il Parmigiano Reggiano a Modena e a Parma.

asso

 

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