Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che le produzioni ancora non riescono a esaudire completamente la domanda con latte e crema a prezzi stabili o in leggero rialzo. C’è incertezza per quanto riguarda latte magro e burro. I formaggi sono sostanzialmente stabili. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti:
– Sul mercato europeo, latte crudo intero tedesco in leggero recupero, trattato a 0,49-050 €/kg, scremato tedesco in calo scambiato a 0,22–023 €/kg partenza. Sul mercato nazionale, latte crudo trattato a 0,53-0,55 €/kg franco partenza. Domanda buona, raccolta stagionalmente in calo graduale, titoli di grasso e proteine stabili.
– Sul mercato Ue, poca domanda e scarsissima offerta di crema di latte tedesca, trattata intorno ai 3,40 €/kg franco arrivo. In Italia, panna nazionale di qualità scambiata a bollettino.
– Bollettini Europei del burro in diminuzione: Kempten di € 0,13 sia il prezzo minimo a 6,92 €/kg che il massimo a 7,02 €/kg. Media tedesca 6,97 €/kg. In Olanda di € 0,10 (€ 7,05 €/kg); resta invece invariata la Francia a 7,79 €/kg. La media a tre della scorsa settimana è 7,270 €/kg, quella a due è 7,010 €/kg. A Milano il burro di centrifuga cala di € 0,02 (7,05 €/kg).
– Quotazioni del latte in polvere scremato invariate in Olanda e in diminuzione in Germania e Francia. Il latte intero invariato in tutti e tre i Paesi che osserviamo.
– Stabili in Germania le quotazioni del siero per l’uso alimentare e in diminuzione il siero per uso zootecnico, che invece sono invariate in Francia e in diminuzione in Olanda.
– Bollettini nazionali dei formaggi ancora in leggero rialzo per il Grana Padano nelle Borse Merci di Milano e Verona. Il Parmigiano Reggiano in aumento a Reggio Emilia, così come sono in aumento le quotazioni del Provolone Valpadana e del Monte Veronese Dop a Verona. Invariate le quotazioni del Gorgonzola su tutti i bollettini. Formaggi europei stabili, sopra i 5 €/kg, con Gouda e mozzarella in leggero calo.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.