Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: segno positivo per il latte crudo nazionale, più problematica la crema

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che il mercato è stato molto attivo e vivace, nonostante la settimana corta in gran parte d’Europa. Con una svolta importante anche su quello nazionale: il latte crudo arriva a toccare gli 0,35 €/kg partenza. Più problematica la crema, visto che pochi hanno richiesto lo scremato. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Sembra ci sia stata una svolta abbastanza importante sul mercato nazionale del latte crudo con contratti fatti tra 0,335 e 0,35 €/kg partenza. Un po’ più problematica la crema nazionale di qualità, che con così tante vendite di crudo in pochi hanno scremato e c’è quindi scarsa disponibilità di materia grassa. Questo ha aiutato i prezzi con vendite tra 1,94 e 1,96 €/kg. Bisogna anche dire che sulla crema non è che la domanda sia molto vivace. Scremato trattato intorno a 0,18 €/kg o poco più. I suddetti prezzi si intendono partenza. Sui mercati esteri, latte crudo con offerte che partono da 0,33 e arrivano fino a a 0,38 €/kg per la merce tedesca. Non moltissima offerta a causa delle rigide temperature che in Nord Europa costringono molte vacche ancora in stalla. Lo scremato offerto a 0,21 €/kg ma, vista la scarsa domanda trattato a 0,19 €/kg. Continua la salita della crema con offerte tra 1,95 e 1,98 €/kg ma poi in qualche raro caso trattata anche al di sotto. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia.

– Sicuramente la tendenza della crema in continuo aumento ha dato una svegliata ai listini del burro, questa settimana tutti e tre in rialzo. Kempten aumenta di € 0,05 sia il minimo, oggi 3,90 €/kg, che il massimo che va a 4,00 €/kg. L’Olanda aumenta di € 0,06 e si porta a 3,98 €/kg. Incredibilmente cresce di € 0,06 anche la Francia che così vola oltre l’atmosfera a 4,29 €/kg. Grazie alla Francia, la media di questa settimana dei tre bollettini che prendiamo in considerazione è 4,073 €/Kg. Chiaramente con questi rialzi viene a mancare completamente la spinta a vendere. E’ tanto bassa l’offerta, ma altrettanto bassa è anche la domanda, perlomeno sul mercato nazionale.

Latte in polvere scremato in rialzo su tutti e tre i bollettini, l’intero solo in Germania e Olanda. In ribasso lo scremato per uso zootecnico sul bollettino olandese, unica freccia rossa della settimana. Si può dire che quasi non vi sia settimana senza che i listini subiscano degli aumenti e siamo a livelli storicamente alti. Ormai tutte le offerte dei fornitori qualificati sono più vicine al 2.750 che al 2.700 €/ton. Ancora non vi sono problemi ad avere merce, anche se però alcune latterie prima di confermare l’offerta controllano la disponibilità, cosa che non succedeva fino a qualche mese fa. Nel latte in polvere, se possibile, lo stock è ancora più basso che nel burro e ciò rende i mercati molto più sensibili e reattivi a qualunque variazione.

– Se settimana scorsa erano saliti i bollettini del siero in polvere in Olanda e Francia questa settimana è salito quello per uso zootecnico tedesco, mentre restano invariati l’uso alimentare tedesco e i bollettini francese e olandese.

– Le quotazioni nazionali dei formaggi segnano un calo a Modena per il Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi e un aumento per il Grana Padano stagionato 9 mesi a Cremona. Quotazioni medie Ue in aumento per il Cheddar a 3,12 €/kg e l’Edamer a 3,19 €/kg, stabili per l’Emmentaler a 4,85 €/kg e il Gouda a 3,18 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

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