Redwood City (Usa) – Impossible Foods, l’azienda californiana che produce sostituti vegetali della carne, taglia il 6% dei posti di lavoro, licenziando circa 50 dipendenti. Il ridimensionamento dell’azienda pare seguire il trend di rallentamento della domanda di carne plant based che sta caratterizzando il mercato Usa. Ricordiamo, infatti, la recente decisione di Jbs (il colosso mondiale della produzione di carne) di chiudere Planterra Foods, la sua società con sede in Colorado specializzata nella realizzazione di proteine vegetali e meat analogue (leggi qui). Ma anche la scelta di altre aziende del settore, come Beyond Meat o Greenleaf Foods, di applicare tagli al numero del personale. Secondo gli esperti di mercato, la mossa di Impossible Foods sarebbe dunque la riprova della fragilità del comparto della carne vegetale, stretto tra l’entusiasmo mediatico e l’effettiva domanda dei consumatori. La motivazione dell’azienda, però, non concorda con quella degli analisti. La ristrutturazione aziendale, come spiega il Ceo Peter McGuinness, sarebbe infatti parte di un passaggio “necessario per una prossima fase di espansione”. “Contrariamente a quanto riportato sulle prestazioni della categoria della carne di origine vegetale”, sottolinea McGuinness “stiamo assistendo a un’ipercrescita, con un aumento delle vendite di oltre il 60% anno su anno solo nella vendita al dettaglio”.
