Pavia – Riso spacciato come ‘biologico’ ma trattato, in realtà, con prodotti chimici. Questa l’accusa rivolta dalla Guardia di Finanza a 14 aziende della Lomellina, territorio celebre per le sue coltivazioni di riso.
Le indagini, condotte in collaborazione con l’unità investigativa centrale dell’Ispettorato Repressione frodi del ministero delle Politiche agricole (Icqrf), sono state avviate in seguito agli esiti di alcune analisi e accertamenti condotti sulle ultime produzioni di riso ‘biologico’ della zona (dal 2021 in poi).
Nella giornata di giovedì 22 giugno è così scattata la perquisizione in 14 aziende del pavese – i nomi non sono stati resi noti – terminata con il sequestro di 11.500 litri di fitofarmaci e 450 quintali di fertilizzanti. Rinvenute anche alcune confezioni vuote di prodotti vietati secondo le pratiche biologiche, oltre a documenti contabili ed extra-contabili che confermavano l’irregolarità delle azioni.
“Per determinare il livello di contaminazione delle coltivazioni che sarebbero state falsamente dichiarate come biologiche, il personale tecnico del dipartimento dell’Icqrf ha eseguito il campionamento delle piante di riso sugli appezzamenti delle 14 aziende perquisite”, spiegano dalla Procura. I risultati hanno evidenziato “criticità rispetto alla conformità delle produzioni al metodo biologico e al relativo iter di certificazione”.
