Francia: nitriti e nitrati, l’aggiunta intenzionale deve essere “la più bassa ragionevolmente possibile”

2022-08-16T11:00:06+02:0016 Agosto 2022 - 10:41|Categorie: Formaggi, Mercato, Salumi|Tag: , , , , |

Parigi (Francia) – È necessario ridurre il più possibile l’assunzione di nitriti e nitrati attraverso l’alimentazione. Il monito è stato lanciato dall’Anses, l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro, che ha di recente pubblicato una nuova valutazione del rischio legato al consumo di tali sostanze. Stando all’Agenzia, due terzi dell’esposizione alimentare ai nitrati dei cittadini francesi deriva dal consumo di alimenti di origine vegetale. Un quarto dall’acqua e meno del 4% deriva dall’uso come additivi conservanti nei salumi. Per quanto riguarda i nitriti, invece, più della metà dell’esposizione è legata proprio al consumo di salumi. Studi scientifici recenti avrebbero dimostrato nuovamente che esiste una correlazione tra il rischio di sviluppare un cancro del colon-retto e l’assunzione di questi additivi. Per tale motivo, l’Anses ritiene che l’aggiunta intenzionale di nitriti e nitrati nell’alimentazione debba essere “la più bassa ragionevolmente possibile”. In tal senso, si inserisce anche la legge approvata lo scorso febbraio dall’Assemblea Nazionale francese, che prevedeva la riduzione di nitriti e nitrati nei salumi (leggi qui), supportata ora anche dalla rivalutazione dell’Anses. Che suggerisce di limitare il consumo di salumi a 150gr a settimana.

 

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