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Il prezzo dei prodotti torna al centro delle strategie di marketing

2024-02-26T11:02:24+02:0026 Febbraio 2024 - 11:02|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Milano – “Il pricing è entrato prepotentemente nello scenario competitivo rispetto al passato, anche alla luce dell’inflazione che abbiamo vissuto”. Interviene in questo modo Sandro Castaldo, professore di marketing all’Università Bocconi di Milano, sulle pagine del Sole 24 Ore. I brand, secondo il professore, stanno cercando di instaurare un rapporto più autentico con i propri consumatori, andando incontro alle loro esigenze e puntando su una comunicazione sempre più trasparente.

Il prezzo, in particolare, può diventare una leva di ‘brand activism’: è il caso, per esempio, di Carrefour, che ha deciso di tutelare gli interessi dei clienti rimuovendo dai propri scaffali i prodotti PepsiCo, ritenuti troppo costosi (leggi qui e qui). “Oggi le aziende devono mettersi nei panni dei clienti ed essere customer advocacy, ossia diventare avvocati difensori dei consumatori”, spiega Castaldo. “Chi riesce a farlo per primo vince la sfida dei mercati. È un tema di velocità, oltre che di trasparenza”.

I brand che scelgono di aumentare i prezzi dei propri prodotti, invece, sono sempre più portati a spiegare le ragioni che stanno dietro gli aumenti. I consumatori, soprattutto i più giovani, sono sempre più attenti e informati. “Il marketing”, conclude Castaldo, “deve intraprendere strategie incentrate sulla fiducia e sulla verità”.

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