Modena – L’edizione 2023 di iMeat – la fiera b2b dedicata al comparto macelleria, gastronomia, salumeria e ristorazione che si è svolta dal 26 al 28 marzo presso ModenaFiere (leggi qui) – si è chiusa con numeri di tutto rispetto. 146 espositori, 9.268 visitatori, 11.500 mq suddivisi in due padiglioni. Secondo quanto fanno sapere dalla fiera, la percentuale più alta di visitatori era composta dettaglianti e macellai. Ma non sono mancati gli operatori del settore della gastronomia e della ristorazione, questi ultimi più numerosi che in passato. Gli stand hanno offerto un panorama di proposte in linea con l’evoluzione del mercato. Dalle attrezzature (macchinari, impianti di refrigerazione, forni, coltelli, ingredienti e soluzioni innovative per la macelleria moderna) alle eccellenze del made in Italy (prosciutti e salumi, carni processate e pronte al consumo, carni di alta qualità). In questo contesto hanno riscosso molto interesse le proposte di allevamento sostenibile, a testimonianza del valore del prodotto italiano come filiera virtuosa. “iMeat, in otto edizioni, ha creato un contesto di relazione tra domanda e offerta con un obiettivo comune: ampliare le rispettive attività, valutare nuove idee, mettere in campo moderne strategie per sostenere, se non addirittura anticipare, le richieste di un mercato che evolve, diventa più selettivo, più attento ai contenuti qualitativi, all’ambiente, alle novità nelle sue varie sfumature”.
