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Ismea mostra le tendenze del lattiero-caseario: consegne +0,8% e prezzo del latte in calo

2023-07-27T15:31:34+02:0026 Luglio 2023 - 15:59|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Roma – Il report di IsmeaTendenze e dinamiche recenti – lattiero-caseari – luglio 2023’ parla di una produzione mondiale di latte in lento recupero. In particolare, le consegne sono cresciute dello 0,8% nel periodo gennaio-aprile 2023 nei Paesi Ue. La stagione estiva potrebbe portare uno stabilizzamento o un calo produttivo. Intanto, tra gennaio e giugno 2023, il prezzo medio del latte alla stalla in Ue è passato dai 55,7 euro per 100 chili ai 45 euro per 100 chili: cifre spinte al ribasso dalla contrazione della domanda.

In Italia, le consegne rimangono calanti: -2,6% nei primi quattro mesi 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Rimangono, infatti, ancora alti i costi, anche se scendono le materie prime destinate all’alimentazione del bestiame (mais -16% nei primi sei mesi del 2023). Rimangono alti anche i prezzi dei principali prodotti guida (indice Ismea dei prezzi all’origine per lattiero-caseari +16,2% nei primi cinque mesi del 2023); il trend mostra, però, i primi segnali di arresto o addirittura di inversione: -1,7% il Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi. Il prezzo del latte alla stalla in Italia sta progressivamente calando, pur risultando ancora mediamente superiore ai livelli dello scorso anno (52 euro per 100 litri nel mese di giugno, +5,7% rispetto a un anno fa).

Nel periodo gennaio-aprile 2023, il fatturato realizzato dai formaggi italiani sui mercati esteri ha segnato un +19% in valore. Frenano, però, i volumi, aumentati solo del 2,6%; il Regno Unito vede un -2,7% in volume e gli Usa un -10%. La Germania recupera il ruolo di primo fornitore, quadruplicando le spedizioni verso l’Italia nel primo quadrimestre.

Per quanto riguarda latte e derivati la spesa delle famiglie è in aumento del 18,8% nei primi sei mesi del 2023, a fronte di una riduzione delle quantità nel carrello dell’1,8%. I prezzi dei prodotti continuano a crescere del +10,5% a giugno, soprattutto sotto la spinta degli alimentari freschi. Le famiglie, in risposta, cercano la convenienza, con conseguente infedeltà alla marca e nomadismo tra canali. Il supermercato continua a essere il format prevalente per gli acquisti di latte e derivati, e ha registrato il calo dei volumi più contenuto. Il discount, al contrario, è il canale di acquisto con la maggiore regressione rispetto allo scorso anno.

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