Graglia (Bi) – “È stato certamente un 2020 complicato”. Queste le parole di Giovanni Vietti, presidente di Lauretana, al Corriere della Sera. La nota azienda attiva nel settore delle acque ha comunque chiuso l’anno sopra i 45 milioni di fatturato, in crescita rispetto al 2019. Anche se non è riuscita ad attutire del tutto i danni provocati dalla pandemia. “Lavoriamo molto con la ristorazione”, spiega Vietti, “per cui abbiamo accusato il colpo. Le nostre linee dedicate ai ristoranti hanno registrato un drastico calo tra marzo e maggio 2020”. Non potendo contare sul fuoricasa, Lauretana si è concentrata quindi sulle linee per la Grande distribuzione. Positive le performance del formato da un litro in vetro e delle classiche cassette d’acqua. In linea generale, però, le prospettive del gruppo erano diverse: “Ci aspettavamo ben altri numeri”, sottolinea il presidente, “anche a fronte degli importanti investimenti fatti negli anni precedenti”. Quanto al 2021, l’azienda resta cauta nelle previsioni: “Siamo realisti”, spiega Vietti. “Ci attendiamo un aumento delle vendite ora che la ristorazione sta ripartendo, ma siamo anche consapevoli che sul prossimo esercizio peseranno certamente questi cinque mesi di fermo”. Tra i piani futuri di Lauretana c’è la presentazione del primo bilancio di sostenibilità, la cui pubblicazione è prevista a giugno. Su questo fronte, l’azienda mira ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti andando oltre il 95% e a incrementare la quota di energia da fonti rinnovabili impiegata.
