Ricettazione e contraffazione alimentare. Tre persone indagate dopo l’operazione condotta dai Nas di Torino e dalla Gdf di Novara

2023-07-14T11:45:06+02:0014 Luglio 2023 - 11:45|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Novara – Commercializzavano alimenti e prodotti per la casa, acquistati anche da note aziende italiane già scaduti o comunque prossimi alla scadenza, e li reimmettevano in commercio con etichettature e/o confezionamenti contraffatti nell’indicazione del lotto e delle scadenze. Sarebbe questo l’esito delle indagini condotte dai Carabinieri del Nas di Torino e dalla Guardia di Finanza di Novara che hanno portato, l’11 luglio, all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Novara nei confronti di tre soggetti, indagati per associazione a delinquere dedita alla ricettazione e alla contraffazione alimentare. Le indagini hanno interessato complessivamente 14 obiettivi tra abitazioni private ed esercizi commerciali, distribuiti su sei province: Novara, Biella, Livorno, Milano, Parma e Reggio Emilia.

 

L’avvio delle indagini, spiegano le autorità in una nota, risale al marzo 2022 quando i militari del Nas di Torino hanno sottoposto a sequestro diversi kg di prodotti dolciari presso una rivendita alimentare della provincia di Novara perché sprovvisti di documentazione commerciale e riportanti una data di scadenza risultata poi contraffatta. Dagli accertamenti è emerso che i prodotti provenivano da un’azienda di commercio all’ingrosso nel novarese, nei confronti della quale i Carabinieri hanno avviato un’attività di monitoraggio. A ottobre sono state poste sotto sequestro diverse altre tonnellate di alimenti scaduti, ma già rietichettati e pronti alla vendita, in un magazzino della provincia di Novara.

Le misure cautelari applicate agli indagati riguardano l’obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di uscita notturna nei confronti dei due soggetti individuati, rispettivamente, quali il finanziatore e il distributore dei prodotti contraffatti, nonché l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali nei confronti dei predetti interessati e del soggetto individuato quale fornitore dei prodotti scaduti o prossimi alla scadenza. Il procedimento penale versa attualmente nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

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