Parma – “La riforma delle Ig permetterà ai Consorzi dei formaggi Dop di rivendicare il loro grado di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Un aspetto sul quale Afidop e le filiere sono al lavoro da tempo con numerosi progetti”. A parlare è Antonio Auricchio, presidente di Afidop, intervenuto in occasione del Dairy Summit lo scorso 10 novembre. “L’obiettivo, per il prossimo futuro, sarà quello di mettere a fattore comune le esperienze positive sviluppate nelle varie filiere per redigere, di concerto con i Consorzi, linee guida che possano essere di aiuto al settore lattiero caseario di qualità a compilare il report di sostenibilità menzionato nel nuovo Regolamento Eu sulle Ig, che è volontario”.
Si ricorda che alcuni consorzi hanno già all’attivo progetti di sostenibilità. Il Grana Padano, ad esempio, con Life Ttg, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato un software per calcolare e monitorare l’impronta ambientale delle produzioni. Il Pecorino Romano, invece, con Life Magis, supportato dal Cnr, ha valutato l’impronta ambientale e intrapreso un percorso green per ridurre le emissioni. Il Parmigiano Reggiano, infine, ha analizzato l’asciutta selettiva come strumento per ridurre l’uso di antibiotici.
Secondo Auricchio, “le best practice presentate oggi fungeranno da modelli e driver per i consorzi più piccoli con un approccio di mentorship fondamentale per la diffusione di pratiche sostenibili nell’intero settore”.
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