Roma – Si è svolto ieri a Roma un incontro tra i sindacati e i rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico, per fare il punto sulla situazione di Parmacotto. “Dal Mise è arrivata la piena disponibilità a partecipare a un tavolo di confronto, qualora fosse necessario”, spiega Sergio D’Alba, responsabile Uila (Unione italiana dei lavori
Parma – Come prevedibile l’operazione della Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di beni per 11 milioni di euro (convalidato dal Gip), rischia di condizionare il rilancio di Parmacotto. Lo scorso 19 luglio, la Procura di Parma ha depositato presso il Tribunale fallimentare un’istanza per la revoca della procedura di concordato preventivo, sostenendo
Parma – Non c’è pace per Parmacotto. Questa mattina, la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz presso la sede del salumificio, procedendo a un sequestro patrimoniale di 11 milioni di euro. L’operazione è il risultato di un’indagine avviata circa un anno fa dalla Procura con l’ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
Parma - Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Parma, è arrivato oggi il via libera dei creditori al concordato in continuità di Parmacotto. L'approvazione del piano era prevista da tempo (leggi qui), ma l'ufficialità dà ora modo di procedere a una profonda ristrutturazione aziendale. Un processo non indolore, visto che prevede la cessione dello stabilimento di Marano
Parma – I creditori di Parmacotto sembrano favorevoli alla proposta di concordato preventivo in continuità. Secondo quanto pubblicato sulla Gazzetta di Parma, durante l’adunanza tenutasi nella mattinata del 9 maggio in tribunale nessuno degli intervenuti si è opposto, mentre sono pervenuti voti a favore. Per l’esito definitivo, però, bisognerà attendere ancora una ventina di giorni.
Parma – Il futuro di Parmacotto verrà deciso il prossimo 22 dicembre, quando l’assemblea dei creditori sarà chiamata ad approvare il piano industriale 2015-2017, predisposto dopo la richiesta di concordato in bianco, presentata lo scorso novembre. Secondo quanto pubblicato oggi da Il Sole 24 Ore, per il rilancio della società (con una stima di crescita
Londra - Ferrarini ha acquisito il 30% del capitale della società commerciale londinese Ticco Foods, con l'opzione di arrivare alla maggioranza entro tre anni. L'operazione, realizzata attraverso la controllata Vismara di Casatenovo (Lc), è stata resa possibile anche grazie all'ingresso nel capitale di Simest, Società italiana per le imprese all'estero, con una quota del 13,4%.
Parma – Parmacotto ha presentato negli scorsi giorni al Tribunale fallimentare di Parma la proposta di concordato in continuità. Il piano di rilancio dovrebbe prevedere una ricapitalizzazione, grazie all’ingresso di nuovi soci, naturalmente se la procedura concordataria avrà un esito positivo. Saranno, infatti, i commissari giudiziari Luca Orefici e Antonella Lunini a verificare la proposta,
Parma – Si fanno sempre più insistenti le voci di un passaggio di Parmacotto a Citterio. Il nome dell’azienda lombarda era già da tempo nella rosa dei possibili interessati al salumificio parmense, insieme a quelli di Amadori, Rovagnati o Campofrio. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere della Sera, l’offerta di Citterio sembra essere la più
Parma – La lunga crisi finanziaria della Parmacotto porta alla strada del concordato preventivo. Sembra che i soci abbiano preso la decisione lo scorso 6 novembre e che, proprio ieri, il Cda abbia affidato al presidente Marco Rosi l’incarico di proseguire le pratiche per la procedura. Secondo parmaquotidiano.info, ci sarebbe ancora spazio per procedere a una ristrutturazione del
Parma – Oltre 3mila studenti delle terze classi delle scuole primarie di Parma e provincia parteciperanno alla quarta edizione di Mangioparma, il progetto didattico promosso dal gruppo Parmacotto, presentato oggi. L’iniziativa, che si svolgerà tra febbraio e marzo, con il patrocinio del Comune, della Provincia e dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, si sviluppa come un
San Gimignano (Si) – Secondo quanto riportato da parmaquotidiano.info, Parmacotto avrebbe comunicato ai sindacati la decisione di chiudere gli uffici amministrativi e commerciali dello stabilimento Piacenti, di San Gimignano, in provincia di Siena. I due reparti dovrebbero essere accorpati alla sede parmense, mentre sarebbe in corso una trattativa per discutere la mobilità di cinque dipendenti.
