Trasporti, l’allarme Cna Fita: “Caro carburante e pedaggi costano 10mila euro in più l’anno per ogni tir”

2023-01-13T11:29:46+02:0013 Gennaio 2023 - 11:29|Categorie: Mercato, Tecnologie|Tag: , , , , , |

Meda (Mb) – 10.300 euro in più a mezzo. A tanto ammonterebbe il costo aggiuntivo all’anno per ogni veicolo pesante. Rincari che gravano sulle casse delle aziende autotrasportatrici, e causati in primis dagli effetti del caro benzina, ma anche dall’aumento dei pedaggi. Che incidono, e non poco, sul conto finale.

A lanciare l’allarme è Cna Fita, che in Italia associa oltre 35mila imprese di autotrasporto di merci e persone, “sbalordisce che a far lievitare a dismisura il costo del carburante siano l’incremento di accisa e tasse sull’accisa, passate da un’incidenza sul prezzo finale pari al 38,7% lo scorso 5 dicembre al 50,69% attuale”. Secondo l’Osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea, i prezzi italiani alla pompa del gasolio sono infatti i terzi più alti d’Europa. Come già evidenziato a inizio settimana dal presidente di Assologistica (leggi qui). “Una situazione insostenibile, che richiede perlomeno un intervento in grado di riportare il prezzo del gasolio alla pompa al livello medio europeo”, continua Cna Fita.

Ai rincari alla pompa, si aggiungono gli aumenti dei pedaggi: “in particolare quello del 2% sulle tariffe che Aspi ha applicato a decorrere dal primo gennaio 2023 sulle tratte autostradali di cui è concessionaria”, conclude Cna Fita in una nota.

Torna in cima