Trimestre anti-inflazione: il test di Repubblica fa acqua da tutte le parti

2023-10-02T12:27:03+02:002 Ottobre 2023 - 11:39|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , |

Roma – Il titolo dell’articolo di Repubblica è azzeccato, non c’è dubbio: ‘Test carrello tricolore. A conti fatti si risparmia una fetta di prosciutto‘. Azzeccato nel senso che invoglia a leggere, quindi fa il suo mestiere di titolo, essendo anche un po’ enigmatico: quanto costerà mai una fetta di prosciutto? E poi quale prosciutto? Crudo, cotto, Dop, Igp, al banco, in vaschetta? Tocca leggere il pezzo per scoprirlo, e quindi per farsi un’idea di quanto si risparmierà. E leggendo ci si accorge che il test del quotidiano sul famigerato carrello anti-inflazione, al via proprio ieri, fa acqua da tutte le parti. Il motivo è presto detto: si tratta della stessa identica spesa (10 prodotti) svolta sabato, prima dell’avvio dell’iniziativa, e domenica nel punto vendita Doc (Coop) di Roma, in via Frattini. Il giornalista che firma l’articolo, Filippo Santelli, lamenta che il risparmio è irrisorio: 28 centesimi. Risparmio che poi si riduce a “un solo centesimo visto che – signore, lascio? – il salumiere abbonda con il cotto”. Scopriamo almeno che si tratta di prosciutto cotto a banco, buono a sapersi. Ma lo stesso articolo di Repubblica ci informa che nel pdv in questione ci sono “prezzi bloccati per tre mesi su 1.000 prodotti e sconto 10% su 200”. Nel caso in cui un consumatore comprasse abitualmente solo questi prodotti quanto risparmierebbe? Non è dato saperlo, e sembra una faccenda ben più interessante del fatto che – dannazione – gli Abbracci Mulino Bianco costino sempre 4,69 euro (saranno forse gli unici biscotti in vendita? Boh). Insomma, il vero tema è che il carrello anti-inflazione non potrà mai essere ad personam: bisognerà adattarsi e drizzare le antenne per cogliere i ribassi e magari cambiare un po’ le abitudini di sempre. Ci sta. Capite bene che il test di Repubblica lascia il tempo che trova. Farci un articolone a pagina 6, dopo i pezzi di apertura sulla Manovra e un’inchiesta sulla diminuzione della spesa pubblica in sanità, pare una scelta discutibile. E soprattutto fuorviante.

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