Regno Unito – Il comparto del whisky, a livello mondiale, sta vivendo un periodo di forte crescita. Dopo i mesi di rallentamento causati dalla pandemia, infatti, recentemente sono di nuovo aumentati sia i produttori sia i consumatori dell’alcolico. Inoltre, secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, che studia l’andamento degli investimenti di anno in anno, il distillato ha registrato un aumento di valore del 373% negli ultimi dieci anni. E una crescita del 3% nel 2022. A riportare i dati il Corriere della Sera.
A performare meglio sono Scozia, Francia e Regno Unito. Forti anche grazie alla ripresa del turismo. In crescita anche il mercato irlandese. A livello di prodotto si registra, invece, una crescente attenzione verso il settore premium e i verso i distillati più innovativi. Buone le prospettive anche per il 2023. Periodo in cui si prevede una crescita del settore del 18% sull’anno precedente. Secondo i consulenti interpellati nell’analisi del Knight Frank Luxury Investment Index, inoltre, ben il 18% dei loro investitori, nel prossimo futuro, ha intenzione di concentrarsi sui whisky premium.
“Negli ultimi anni il whisky si è prepotentemente imposto nello scenario degli investimenti di pregio, ergendosi a vera e propria blue chip”, ha dichiarato Michael Doerr, fondatore e ceo di Oeno Group, società specializzata negli investimenti in fine wine. “Stiamo ottenendo rendimenti annuali tra l’8% e il 10%, senza contare la forte crescita dei mercati secondari, dove arrivano spesso fino al 40% grazie anche alle numerose aste di settore”.
